Santa Teresa
L’altro importante convento femminile a Taggia è il complesso che comprende la chiesa di Santa Teresa in via San Dalmazzo: questo è costituito da un corpo di fabbrica antico, sicuramente un’abitazione civile, trasformata in residenza monastica.
Per raggiungere il sito si percorre il vicolo che da via San Dalmazzo si divide all’altezza della porta di Barbarasa e sale lungo il profilo del convento. In particolare è evidente che la tipologia delle fondazioni della struttura rimandi ad una realizzazione almeno trecentesca.
A questo corpo è legata mediante passaggi pensili la chiesa settecentesca di Santa Teresa.
Di notevole importanza, dunque, è l’occupazione abitativa e piuttosto antica del sito, definita nel corso del XVI e XVII secolo con una finale funzione conventuale. In particolare, la presenza delle suore carmelitane è accertata nel corso del settimo, ottavo e penultimo decennio del Seicento.
Si tratta quindi di un complesso impostato su precedenti costruzioni e poi inseritosi fisicamente nel contesto del quartiere compreso fra via San Dalmazzo, la porta Barbarasa e l’area di porta Littardi.
Si può apprezzare, in modo particolare, la decorazione del cornicione, arricchito da fasce ornamentali di particolare qualità. Si notano, inoltre, alcuni vani con volta a crociera e un altro grande spazio coperto con volta a botte. I vani a crociera rimandano ad una costruzione collocabile in periodo tardo medievale e ci indicano come la struttura fosse originariamente ad uso abitativa.
Dopo il trasferimento delle monache carmelitane, il convento ebbe varie destinazioni d’uso per cadere poi in condizioni di grave abbandono e degrado fino al 2011 quando l’Amministrazione Comunale avviò il restauro e la valorizzazione della parte del vecchio fabbricato di Barbarasa per destinarlo a centro di documentazione e informazione sulle produzioni del territorio taggiasco.
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